Il simbolo moderno dell’identità
storica di Talsano è l’orologio pubblico a ridosso della Chiesa della
Madonna del Carmine.
Già nel
1890, i rappresentanti talsanesi, durante le sedute del Consiglio Comunale del
Comune di Taranto avevano avanzato richieste per ottenere la costruzione del
Municipio e dell’orologio pubblico. Soltanto nell’Aprile del 1906 fu firmata la
delibera che stanziava 600 lire per la realizzazione dell’orologio ma passarono
14 anni per l’approvazione del progetto di installazione e l’aumento dei prezzi
riportò la questione in Consiglio Comunale. Questo pantano burocratico fu
smosso solo dal munifico intervento del conte d’Ayala che rese possibile
l’inizio dei lavori che si conclusero il 25 ottobre 1922.
L’orologio ha un ingranaggio a forma orizzontale, sistema francese, carica ogni
trenta ore e con suoneria delle ore e dei quarti scandite dalla caratteristica
campana a martello.
Per tanti anni coi suoi rintocchi ha segnato il passare del tempo, la vita del
paese e dei suoi abitanti. Quell’orologio ci ricordava quando era tempo di
svegliarsi, di mangiare o di dormire; quando bisognava ridere per una festa o
piangere per un lutto. Poi un giorno ha smesso di suonare, e ancora oggi il suo
silenzio sembra sottolineare il torpore calato sull’intera comunità di un paese
accorpato al Comune di Taranto, che cerca di conservare una propria identità
culturale, oltre quella linguistica che già si diversifica dal dialetto
tarantino e contaminato da termini tipici dell'area salentina. E da Talsanese
spero, con queste due righe di contribuire alla conservazione e alla
divulgazione della nostra storia per risvegliare l’orgoglio di essere Talsanese
che negli ultimi anni, specie nelle nuove generazioni, sembra essere quasi
sparito.
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