Un giovedì speciale che, per tutti gli Orietani e per tutti i devoti di San Cosimo alla Macchia, viene detto " della Perdonanza" o "dei miracoli". Il pellegrinaggio nasce da una antica e radicata devozione verso i S.S. Medici e per questo Santuario di Oria, custode delle Loro Reliquie. Una devozione che perdura ancora oggi e che nasce da un voto, da una promessa o come riconoscenza per grazia ricevuta.

soprannominato Pascalìne d'a poste.
Nei giorni del pellegrinaggio, Il Sig. Pasquale metteva il suo omnibus a disposizione delle persone che non potevano effettuare il percorso a piedi ma non volevano rinunciare alla visita devozionale al Santuario.
Quelli che decidevano di andare a piedi si organizzavano in gruppi e la sera del mercoledì si davano appuntamento all'incrocio di contrada "Pastorelli", storico punto di partenza di un viaggio che durava tutta la notte.
Anche oggi l'arrivo al Santuario avviene già alle prime luci dell'alba. I pellegrini vengono dalla vicina Oria, da Brindisi ma anche dalle province di Taranto e Lecce e non solo in pullman o in macchina ma, oggi come ieri, soprattutto a piedi.

Molte le cose da comprare: vummìli, capàse, ciàrle e zirùli;
i prodotti tipici più venduti, sono sicuramente quelli mangerecci:
- i pupiddi alla scapece - pesciolini fritti e conditi con mollica di pane, aceto e zafferano;
- mustazzuèli 'nnasprati - i mostaccioli - biscotti tipici, ricoperti da una glassa al cacao.

insomma, i tipici nastri colorati dei colori dei SS Medici: rosso, verde, giallo - da portare in dono a parenti e amici a testimoniana del nostro pellegrinaggio ma anche perchè ritenute potente simbolo di protezione.
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